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Eurodrone: il volo senza pilota in una nuova dimensione europea e il ruolo chiave di Leonardo



L’Eurodrone rappresenta un elemento chiave dell’industria della difesa europea e un’opportunità unica per dimostrare le capacità e le competenze tecnologiche che derivano da decenni di collaborazione. 

Eurodrone è un sistema aereo a pilotaggio remoto (Remotely Piloted Aircraft System - RPAS) a media altitudine e lunga durata (Medium Altitude Long Endurance - MALE), sviluppato nell’ambito di un programma europeo che coinvolge Italia, Germania, Francia e Spagna.

In un'ottica di visione comunitaria in ambito militare, il programma contribuirà a rafforzare l'autonomia strategica dell'Europa, fornendo alle Forze Armate sistemi operativi indipendenti ad altissime prestazioni.
 

Eurodrone ©Airbus - Schwarzbild Medienproduktion  © Max Thum

Come nasce l’Eurodrone

Le quattro nazioni sono coinvolte attraverso le rispettive industrie di settore (Leonardo, Dassault Aviation e Airbus). Le collaborazioni tra stati non sono certo una novità per il comparto aeronautico, come testimoniano i programmi Tornado ed Eurofighter che hanno visto la luce proprio grazie alla capacità consortile delle industrie europee. 

L’Eurodrone nasce da una precisa volontà della UE, la cui presenza nel progetto è molto sentita. Per Bruxelles si tratta di un ulteriore, importante, tassello verso la costruzione della Difesa comune, un tema di stretta attualità che nel 2017 aveva già portato alla costituzione del FED, il Fondo Europeo per il comparto. 

Il programma si configura quindi come un’opportunità per utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dall’UE per progetti congiunti e accelerare la crescita dell’Europa in un settore strategico come quello dei sistemi a pilotaggio remoto. 

Il nuovo sistema sarà dedicato a missioni di intelligence, sorveglianza, pattugliamento anche a scopo civile e si avvarrà di tecnologie di ultimissima generazione.

Le funzioni e i benefici del primo drone europeo per il sistema UE e l’Italia

Il valore complessivo del programma ammonta a 7 miliardi di euro ed è destinato a generare 7.000 posti di lavoro altamente qualificati all'interno dell’UE, garantendo lo sviluppo e il mantenimento del know-how tecnologico nel continente. Eurodrone, sarà infatti basato su quasi il 100% di tecnologie europee e offrirà ai produttori una vasta gamma di opportunità nelle attività di sviluppo, produzione e gestione operativa. In tale contesto, Leonardo svolgerà un ruolo chiave grazie al proprio workshare industriale sulla componente dell’aerostruttura come su quella dell’elettronica di bordo.
 

Eurodrone, desert mission ©Airbus


Eurodrone è il primo sistema aereo senza pilota a essere progettato per il volo in uno spazio aereo non protetto, caratteristica che darà all'Europa un notevole vantaggio competitivo nel campo dei sistemi aerei senza equipaggio. Il drone, che nasce con funzioni appartenenti al settore ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), monitorerà dall’alto raccogliendo informazioni della stessa tipologia di quelle satellitari, ma da altezze più ridotte, tali da permettere al sistema di essere facilmente comandato. L’impiego del velivolo anche in aree abitate e residenziali ha imposto il rafforzamento dei suoi requisiti di sicurezza, rispetto ai quali  è stato introdotto un doppio motore. 

Il coinvolgimento di quattro nazioni consentirà di rafforzare la sovranità europea costituendo e ampliando una base tecnologica indipendente nel settore dell'aviazione senza equipaggio. Il programma tra Germania, Francia, Spagna e Italia, guidato dall'agenzia internazionale per gli armamenti OCCAR (Organizzazione Conjointe de Coopération en Matière d'Armement), promuoverà la cooperazione dell’Europa nella sicurezza e nella difesa, confermando il progressivo orientamento verso progetti di natura multinazionale. 
 

Jean-Brice Dumont (Executive Vice President Airbus Military Aircraft) e Lucio Valerio Cioffi (Direttore Generale Leonardo) in occasione della firma per il contratto Eurodrone


Eurodrone è il primo MALE appositamente progettato per soddisfare i requisiti d'integrazione nello spazio aereo civile, contribuendo a migliorare l'efficienza grazie all'uso di rotte dirette, senza la necessità di individuare siti di atterraggio di emergenza pre-pianificati: tutto ciò consentirà di risparmiare tempo e carburante, riducendo quindi anche le emissioni di CO2.
 

I DATI DEL PROGRAMMA EURODRONE €7 mld VALORE DEL PROGETTO 7.000 POSTI DI LAVORO GENERATI 100% TECNOLOGIE EUROPEE ITALIA PAESI COINVOLTI SPAGNA GERMANIA PRODUZIONE INIZIALE DI 20 SISTEMI 3 VELIVOLI CIASCUNO COSTITUITO DA: 2 STAZIONI DI CONTROLLO A TERRA FORMAZIONE 5 ANNI DI SUPPORTO IN SERVIZIO INIZIALE GROUND SUPPORT EQUIPMENT FRANCIA

Un’opportunità per l’industria europea

Ad oggi è previsto lo sviluppo e la produzione di 20 sistemi (cinque dei quali per l’Italia), ognuno comprendente due stazioni di terra e tre aerei, più Ground Support Equipment, parti di ricambio, formazione e cinque anni di assistenza nelle fasi iniziali del servizio

L’assenza di piloti a bordo comporta la sostituzione delle funzioni più comuni con soluzioni tecnologiche efficienti e altamente affidabili. In particolare, i collegamenti dati devono garantire una comunicazione costante tra il pilota a distanza e il controllo del traffico aereo o, se necessario, con altri utenti dello stesso spazio aereo, il tutto in un’ottica di assoluta sicurezza.

Caratterizzato da un'architettura aperta, modularità di sistema e predisposizione a ricevere aggiornamenti interattivi in funzione dell’evoluzione degli scenari di missione, l’Eurodrone sarà una risorsa preziosa, in grado di migliorare le capacità di sorveglianza continua. In definitiva, rappresenterà un significativo passo avanti rispetto all’attuale generazione di tecnologie per i sistemi senza pilota.